Tra le spiagge/scogliere più belle del Salento ci sono,
- sulla costa adriatica:
Torre dell’Orso, Torre Sant’Andrea, Spiaggia Alimini, Baia dei Turchi, Baia di Porto Badisco, Castro Marina, Cala di Porto Miggiano, Cala dell’Acquaviva, Marina Serra e Ponte Ciolo.
- Sulla costa ionica:
Punta della Suina, Spiaggia di Baia Verde, Santa Maria al Bagno, Porto Selvaggio, Spiaggia di Torre Chianca, Sant’Isidoro, Porto Cesareo, Torre Lapillo, Punta Prosciutto e Marina di Pescoluse, dove c'è la spiaggia più iconica del Salento, conosciuta come Maldive del Salento.
Tra i luoghi da visitare nel Salento non possono mancare i piccoli comuni della provincia di Lecce, custodi di storia, cultura, arte e tradizioni. Tra tutti i posti da visitare in Salento consigliamo: Lecce, Otranto, Gallipoli, Castro, Santa Cesaria Terme, Galatina, Nardò, Presicce, Acaya, Maglie, Corigliano d'Otranto, Melpignano (quest'ultima conosciuta da tutti per la famosa Notte della Taranta) e Specchia (è stato il primo dei borghi del Salento a conquistarsi il titolo di borgo tra i più belli d'Italia). Ma se amate scovare posticini poco noti, allora la lista è davvero infinita!
Tra le cose da vedere in Salento ti suggeriamo i manieri più belli situati, alcuni, nelle località balneari, altri sul mare. Quali vedere assolutamente? Il Castello De’ Monti di Corigliano d’Otranto, il Castello di Acaya, il Castello Aragonese di Castro, il Castello Angioino di Gallipoli, il Castello Carlo V di Lecce, il Castello Normanno Svevo di Copertino, il Castello Aragonese di Otranto e il Castello di Ugento.
Tra le chiese più belle del Salento, ti consigliamo di non perdere la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina, la Basilica di Santa Croce a Lecce, il Santuario di Sant’Antonio a Fulgenzio a Lecce, la Chiesa di San Matteo a Lecce, la Cattedrale di Maria Santissima Assunta a Lecce, la Cattedrale di Sant’Agata a Gallipoli, la Chiesa di San Domenico a Nardò, il Santuario di Santa Maria di Leuca.
Le antiche origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana, la inseriscono tra le città d'arte, tanto da essere denominata la "Signora del Barocco" e la "Firenze del Sud". La città, si distingue per la ricchezza e l'esuberanza del barocco tipicamente seicentesco delle chiese e dei palazzi del centro, costruiti nella locale pietra leccese. Lo sviluppo architettonico e l'arricchimento decorativo delle facciate fu particolarmente curato durante il Regno di Napoli e caratterizza la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di barocco leccese.
E' il punto più a est d’Italia, talmente tanto ad est che probabilmente vi arriverà il messaggino benvenuti in Grecia dal vostro operatore telefonico. Vicino a Otranto vi consigliamo anche l’ex Cava di Bauxite, in cui sembra di essere in un’oasi colorata nel deserto. L’ingresso è gratuito ma dovrete pagare il parcheggio, 3€ a vettura. Poi, una volta scesi dall’auto, non dovrete fare altro che seguire il sentiero finché non vi troverete davanti alle Cava di Bauxite, un laghetto color verde smeraldo circondato da rocce rosse... uno spettacolo incredibile!
Si trova a Roca Vecchia, nel Comune di Melendugno, e li troverete una delle piscine naturali più belle d’Italia. La Grotta della Poesia è uno dei luoghi più famosi e fotografati di tutto il Salento. Talmente famosa che è stato creato un parcheggio enorme (1,80 € all’ora) e l’ingresso è diventato a pagamento, con un costo di 3€ euro a persona. Non molto lontano dalla Grotta della Poesia si trovano i Faraglioni di Sant’Andrea. Nelle vicinanze potrete ammirare anche le "Due Sorelle", due grandi scogli molto simili che, secondo la leggenda, sono legati alla triste vicenda di due sorelle disperse in mare, e Torre dell'Orso.
Ecco la punta estrema del nostro tacco, il punto più a sud della Puglia. E' una cittadina bellissima da ammirare dall’alto del promontorio dove si trovano il faro, il santuario Santa Maria De Finibus Terrae e la scalinata monumentale. Qui potrete assistere all’incontro tra i due mari, il Mar Ionio e il Mar Adriatico. Leuca è apprezzata anche per la sua storia, l'archeologia e l'architettura arabeggiante delle sue ville.
La cittadina si divide in Castro Marina, dove si trova il porto inserito in un contesto marinaro, ispirato alla vocazione del paesino per la pesca, e Castro Superiore, il borgo antico che affaccia sul mare.
La Grotta della Zinzulusa è una grotta naturale visitabile lungo un percorso di 150 metri. Si visita a piedi o con i tour guidati percorrendo la passerella in cemento all’interno della grotta.
La Riserva Naturale di Torre Guaceto, che è anche un’area marina protetta, si trova a 17 km da Brindisi e qui troverete lagune, piscine naturali, spiagge e scogliera. La zona è stata bonificata agli inizi del ‘900 ed è una postazione perfetta per l’osservazione dell’avifauna.
Conosciuta come "Perla dello Ionio", si divide in città vecchia e città nuova, collegate da un ponte. il mare di Gallipoli è molto esteso e presenta molte possibilità differenti, tanto che ciascuna area ha il suo nome proprio: Punta Pizzo, Punta della Suina, Baia Verde, Rivabella, Lido Conchiglie e Padula Bianca. Oltre alla piccola spiaggia cittadina (nota come Spiaggia della Purità), la più vicina al centro abitato è Baia Verde, la spiaggia simbolo della movida di Gallipoli, dove numerosi lidi si susseguono alternandosi a tratti liberi. La vita notturna offre molto grazie alla presenza di diverse discoteche come il Praja e il Rio Bo. Se preferite la movida all’aria aperta, allora apprezzerete senz’altro passeggiare lungo Corso Roma, tra tanti giovani e numerosi locali, gelaterie, cocktail e lounge bar.
Di notevole fascino il centro storico, dove potrete ammirare la grande struttura del Castello Angioino che sorge direttamente sull’acqua. Questa parte antica della città, ospita ben sedici chiese principali e alcune più piccole. D'obbligo la visita della Basilica di Sant'Agata, monumento nazionale, al cui interno alcuni dei meravigliosi affreschi sono opera di Giovanni Andrea Coppola...ANTENATO DELLA SPOSA!
A nord di Gallipoli, da visitare sono Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, marine della riviera di Nardò. Risalendo la costa ionica ancora per alcuni chilometri, si raggiungono le mete di Porto Cesareo e Torre Lapillo.
Non puoi dire di aver fatto una vacanza in Salento senza aver guardato almeno un tramonto sul mare. Perciò concediti questa meravigliosa magia, in particolare sulle spiagge ioniche del Salento.
Consigliamo Gallipoli vecchia, magari durante un aperitivo lungo le mura del centro storico, da cui potrete ammirare il Faro di Sant'Andrea, oppure Punta Prosciutto, Marina di Pescoluse, Punta della Suina, Torre San Giovanni e Porto Cesareo.
Più a nord, in provincia di Brindisi, sorge la "Città Bianca", per il candore che caratterizza il suo centro storico.
Questo colore, quasi un bianco ottico, è dato dalla calce viva con cui vengono dipinte le case.
Non più parte del Salento, non lontano dalla Valle d'Itria e dalle colline della Murgia, non si può non menzionare Alberobello. Questa caratteristica città è nota per per i suoi caratteristici trulli, modello costruttivo di archittettura spontanea, dichiarati dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità.
Chissà con cosa vi delizieremo durante il nostro matrimonio.....Ma ecco a voi una lista dei cibi, tipicamente salentini, che non potete perdervi mentre siete in Salento:
La colazione dei leccesi non può essere autentica senza un pasticciotto: un friabile guscio di frolla, ripieno di crema pasticcera. Questa è la ricetta originale, ma negli ultimi anni sono nate mille versioni per accontentare tutti i palati! Una variante del pasticciotto è il fruttone, che ha la base di pasta frolla, ma ha al suo interno un ripieno di pasta di mandorle e marmellata, il tutto ricoperto con cioccolato fondente.
A Galatina potrete assaggiare il celebre pasticciotto della Pasticceria Andrea Ascalone, il più buono della regione. Se voleste portare via dei pasticciotti sarete sottoposti ad un interrogatorio, non è una leggenda, il proprietario ci tiene talmente tanto alla sua fama, che impedirà che il vostro viaggio possa alterare la qualità di questi deliziosi dolci.
Immancabile accompagnamento del pasticciotto è il mitico caffè leccese o caffè salentino. Il segreto della preparazione sta nella quantità di ghiaccio, che deve essere abbondante per impedire che, l’espresso versato nel bicchiere, si diluisca perdendo il suo aroma. Dolce e rinfrescante non solo a colazione, ma anche sotto l’ombrellone!
Un prodotto che fa parte dello street food salentino, consumato nei pomeriggi o la sera dopo una rilassante passeggiata. Il rustico è preparato con la pasta sfoglia e farcito con pomodoro, mozzarella, besciamella, pepe, noce moscata e cotto in forno…per ottenere una resa migliore della pasta sfoglia, di solito essa viene impastata con dello strutto….non servono altre parole!
Rigorosamente fritti in olio bollente, i calzoni sono una specialità tutta pugliese! Hanno una tipica forma a mezza luna e il ripieno, a base di pomodoro e mozzarella, vanta moltissime varietà, frutto della fantasia e della ricercatezza nell' accontentare tutti i palati. Quindi via a ripieni con salumi, formaggi, verdure, e salse deliziose.
Piatto tradizionale e antico della cucina salentina, è tipico della festa di San Giuseppe. È un vero e proprio tripudio di sapori diversi, una pietanza al tempo stesso morbida e croccante. Si tratta di una tagliatella rustica in parte fritta in olio extra vergine di oliva, in parte lessata insieme ai ceci e al pomodoro fresco. I ceci vengono per metà lasciati interi e per metà frullati. Il tutto viene poi insaporito con le spezie della macchia mediterranea: timo, rosmarino, salvia, origano, menta e maggiorana. È un piatto molto antico, tanto che viene menzionato dal poeta Orazio nel 35 a.C, ma è anche la testimonianza dell’influsso della cultura araba sul territorio del Salento.“Tria” deriva da “itrya”, una parola araba che indica la pasta secca o fritta.
Si tratta di palline fritte di pasta lievitata, morbide e golose, da mangiare rigorosamente una dopo l’altra, in un cono, passeggiando sul lungomare. Esistono diverse varianti: dalle classiche senza aggiunte, alla pizzaiola, con le verdure oppure con la farcitura.
In Salento viene chiamata frisa, frisella o friseddhra, ma la sostanza è sempre la stessa. E' una grossa pagnotta di grano duro cotta, che viene successivamente tagliata in due per essere poi nuovamente cucinata, rendendola molto croccante. Le versioni tradizionali possono essere due: la frisa di grano e la frisa di orzo. Viene ammorbidita con acqua e poi guarnita a mo’ di bruschetta con pomodori tagliati a cubetti, olio e sale.
Una pietanza della cucina contadina a base di fave secche e cicorielle, tipica della tradizione. Il gusto deciso e lievemente amarognolo delle cicorie selvatiche ben si sposa con la dolcezza delle fave, che vengono cotte a lungo fino a diventare una delicata purea. Il tutto viene poi servito con crostini di pane di grano duro fritti, naturalmente!
Le sagne salentine ‘ncannulate, vale a dire attorcigliate su se stesse, devono il loro nome allo strumento con cui vengono realizzate, una specie di canna.
A base di farina di semola di grano duro, vengono di solito condite con pomodoro fresco, ricotta forte e basilico.
I piatti di pesce sono davvero imperdibili nella cucina salentina! Noi vi consigliamo di assaggiare:
- il polpo alla pignata: un polpo cotto a lungo in una pentola tipica di terracotta, la pignata, che rende la carne morbida e gustosa;
- ostriche rosse, tipiche di Gallipoli e tesoro gastronomico del Mar Ionio;
- cozze fritte, il perfetto finger food, ma anche le cozze alla tarantina in salsa di pomodoro;
- ricci di mare, l’oro rosso del Mediterraneo;
- gambero viola di Gallipoli, una cruditè imperdibile!
- scapece gallipolina, frutto dell' antica tradizione di città marinara. È composta da pesce fritto marinato nella mollica di pane aromatizzata all’aceto e allo zafferano, che dona il tipico colore giallo. Il gusto è forte e acidulo, adatto a palati abituati a sapori decisi.
Cavallo di battaglia dello street food salentino, la puccia è il tipico pane rotondo un po’ schiacciato, farcito con vari ingredienti e prodotto in diverse varianti a seconda dell’impasto.
Tradizionale gelato a più gusti, solitamente nocciola e cioccolato, con all’interno pan di spagna affogato con amaro o liquore, generalmente San Marzano.
Sono il formato di pasta per eccellenza di questa terra, famose in tutto il mondo per la loro caratteristica forma tonda e concava. Sono lisce all’interno e ruvide e rugose all’esterno per tenere meglio il condimento. La tradizione le vuole con le cime di rapa.
Non hanno bisogno di presentazioni
Speriamo che questi consigli possano suggerirvi qualche spunto per le tappe del vostro viaggio, e deliziare i vostri palati con i sapori tradizionali del posto.